My book

My book
H.P.Lovecraft Il culto segreto

sabato 27 giugno 2015

H. P. Lovecraft e la country

In molte opere di H.P. Lovecraft sono presenti riferimenti diretti o indiretti alla country, questa parola ormai popolare in tutto il mondo, che nell' inglese degli Stati Uniti può avere vari significati: come termine generico, campagna, quindi zone di campagna, e per estensione tutte le zone dell' immenso territorio in cui sono presenti enormi aree coltivate e piccoli centri abitati popolati da persone dedite all' agricoltura ed  all' allevamento.
Da questa generica parola, si genera la Country (music), che da il nome al genere musicale nato nelle zone rurali degli Stati Uniti e così ben noto che non lo descriverò in questa sede....
Nell' immaginario collettivo del popolo degli Stati Uniti quindi, Country evoca enormi zone coltivate e un pò arretrate rispetto alle Città, popolate di coltivatori ed allevatori, differenti per habitat e natura delle coltivazioni a seconda dello Stato in cui si trovano queste aree .
Talvolta però, riferito ad alcune aree rurali, specialmente nell' Est dell' enorme Paese, zona di colonizzazione più antica, questo termine  viene impiegato in misura minore per intendere estese aree coltivate, riferendosi invece ad una campagna più naturale e selvaggia con centri abitati molto piu arretrati e rozzi, i cui abitanti furono detti hillbillies (bifolchi), parola coniata nel 1900 dal New York Journal per definire  gli abitanti di alcune zone arretrate e depresse dell' Est come gli Appalachi e la Contea di Ozark fra Missouri ed Arkansas.
Questo termine ( che approssimativamente significa i tipi delle colline ), viene considerato offensivo dagli abitanti di quelle regioni ancora oggi....
Ma in tutto ciò cosa potrebbe centrare Lovecraft?

Molto di più di quello che comunemente si possa pensare ....

" Dunwich è descritta da Lovecraft come un povero villaggio di hillbilly, non dissimili da quelli che, all'inizio del XX Secolo, punteggiavano le pendici più povere e isolate del massiccio degli Appalachi, con gran parte delle abitazioni in diffuso stato di abbandono e decadenza. Gli abitanti sono diffidenti, scortesi e molto superstiziosi. Successivamente agli eventi terribili narrati ne L'orrore di Dunwich, l'intera segnaletica stradale che conduce alla cittadina verrà misteriosamente rimossa. "
Wikipedia, voce Dunwich.
Qui possiamo vedere, grazie a Wikipedia, la prima sorprendente connessione, tra i luoghi descritti in un romanzo di Lovecraft e località e persone reali.
Lovecraft stesso contribuì involontariamente alla relazione tra le sue opere e la country statunitense, da quando, dopo la sua morte, Keith Herber coniò il termine Lovecraft Country, proprio per descrivere il complesso di paesi immaginari utilizzati da Lovecraft  come Dunwich, per l' ambientazione delle sue opere.
Ma le corrispondenze sono terminate qui?
Non penso proprio...
È suficiente leggere una buona biografia di Lovecraft, per scoprire che l' idea secondo cui Lovecraft avrebbe viaggiato pochissimo, non uscendo quasi mai dalla sua città di Providence nel Rhode Island, è completamente falsa.

Dopo la morte della madre,a cui era molto legato, avvenuta nel 1921, per oltre un decennio Lovecraft esplora in lungo e in largo il Massachussets ed il Vermont, essendo un appassionato studioso della storia e del folklore del New England, visitando numerose località dell' entroterra, che in quegli anni erano rimaste arretrate e tagliate fuori dal progresso, esattamente come la sua Dunwich o la Quabbin Valley (tra l'altro realmente esistente) del racconto Il colore venuto dallo Spazio.
Qui ricordo solo, ma la lista è molto più lunga, la Merrimack Valley a nord di Boston e Salem, Wilbraham nel Massachussets, ( che in parte lo ispirò per il suo racconto L' orrore di Dunwich), Newburyport alla foce del fiume Merrimack e così via. ( vedi anche H.P. Lovecraft in the Merrimack Valley, David Goudsward, Hippocampus Press, 2013. ).
Comunemente però si pensa che questi viaggi e questi luoghi furono fonte di ispirazione indiretta per HPL, furono solo uno spunto per creare la sua country immaginaria con i suoi Arkham e Dunwich, Innsmouth e il fiume Miskatonic (forse il Merrimack ?); io invece sono convinto del contrario: all' interno dei racconti di Lovecraft molti sono i riferimenti al reale ambiente della Country americana del suo New England (la regione di più antica colonizzazione degli Stati Uniti, dal Maine al Rhode Island ) a partire dal Linguaggio.
È ben noto che gli abitanti delle zone rurali degli Stati Uniti parlano una sorta di Slang che varia da regione a regione, molto diverso dall' inglese scolastico e  quando viene scritto, molto diverso dalla grafia ortodossa della lingua standard, (consultate ad esempio il Hillbilly Dickshunairy al seguente indirizzo:  http://dickshunairy.blogspot.it/2004_03_01_archive.html?m=1#107920127617299396 che  fin nel titolo allude all' inglese rurale di campagna, anche se qui il dialetto è quello degli Appalachi ).
Negli Stati Uniti ha grande fama il fumetto Li' l Abner del fumettista statunitense Al Capp che descrive in maniera spiritosa le vicende di un' abitante della country, ed il fumetto in lingua originale fa parlare i protagonisti in uno dei dialetti degli Appalachi (cosa che creò numerosi problemi di traduzione alla rivista italiana Linus che pubblicandola negli anni '70 dovette impiegare il dialetto Veneto per poter rendere l' effetto dialettale agli occhi del lettore italiano).
Sorprendentemente anche Lovecraft fa una scelta simile: nel suo racconto lungo L'Orrore di Dunwich, scritto in gran parte nell' inglese eccellente di HPL, quando riporta le frasi o le conversazioni degli abitanti di Dunwich usa un dialetto molto simile all' Appalachian di Al Capp, e solo quando fa parlare i suoi abitanti.
Riporto per chi si voglia cimentare alcuni esempi tratti dal testo originale inglese di The Dunwich Horror, e una foto di una tavola di Al Capp per poter confrontare i due dialetti :

"Amidst it all he showed some trace of the pride later noticed in his daughter, and what he said of the child's paternity was remembered by many of his hearers years afterward.
      'I dun't keer what folks think—ef Lavinny's boy looked like his pa, he wouldn't look like nothin' ye expeck. Ye needn't think the only folks is the folks hereabouts. Lavinny's read some, an' has seed some things the most o' ye only tell abaout. I calc'late her man is as good a husban' as ye kin find this side of Aylesbury; an' ef ye knowed as much abaout the hills as I dew, ye wouldn't ast no better church weddin' nor her'n. Let me tell ye suthin—some day yew folks'll hear a child o' Lavinny's a-callin' its father's name on the top o' Sentinel Hill!' (discorso del Vecchio Whateley agli sfaccendati dello Spaccio di Osborne ).

" That's all—not a saound nor squeak over the 'phone arter that. Jest still-like. We that heerd it got aout Fords an' wagons an' rounded up as many able-bodied men-folks as we could git, at Corey's place, an' come up here ter see what yew thought best ter dew. Not but what I think it's the Lord's jedgment fer our iniquities, that no mortal kin ever set aside." ( discorso di uno degli abitanti di Dunwich al professor Armitage, notare le forme scorrette: jedgment al posto di judgment, giudizio, e kin al posto di kind, genere, tipo di, questa  grafia risente ovviamente del linguaggio parlato, quindi Lovecraft potrebbbe davvero aver sentito realmente parlare questo dialetto nelle regioni da lui visitate ).
Questo getta una nuova luce sulla cosiddetta Lovecraft Country: non più luogo immaginario, ma elaborazione letteraria di esperienze reali di HPL, accumulate durante i suoi viaggi (che furono davvero numerosi) e che lo ispirarono direttamente a creare molte sue opere.
Ad esempio scrisse L' Orrore di Dunwich dopo il suo soggiorno a Wilbraham, Massachussets; L' Ombra sopra Innsmouth dopo aver visitato Newburyport nella Merrymack, Il Colore Venuto dallo Spazio dopo la visita nella Quabbin Valley in Massachussets (dove tra l' altro preannuncia la sua trasformazione in un bacino idrico, cosa che realmente avvenne alla fine degli anni '30 ).
Il rapporto quindi tra la Country, la campagna americana, e la Lovecraft Country è ben diretto e reale, derivando da viaggi reali.
( si vedano anche i capitoli 3 e 5 del mio libro H.P. LOVECRAFT IL CULTO SEGRETO ).

© Angelo Cerchi 2015

immagini : la casa della famiglia Whateley con la Round  Mountain alle spalle quadro immaginario, una striscia di Li' l Abner, una famiglia povera degli Appalachi in una foto originale inizio del XX secolo .

domenica 21 giugno 2015

mercoledì 17 giugno 2015

sabato 13 giugno 2015

H. P. Lovecraft: Il Mito Dell' Ibrido: Seconda Parte.

Un altro caposaldo sul Tema dell' Ibrido, che tanto affascinò Lovecraft, è il romanzo breve L' Ombra sopra Innsmouth (The Shadow over Innsmouth, scritto nel 1931 e pubblicato nel 1936 ).
In questo caso, la commistione fra esseri umani ed entità non umane, assume dei contorni completamente diversi, molto più estesi della descrizione delle conseguenze di un singolo Rito magico volto a  manifestare il temuto Yog-Sothoth sulla terra per mezzo dei suoi figli, ma addirittura la consapevole commistione fra un' intera Razza, i Profondi (Deep Ones nel testo inglese ) e la razza umana.
I primi, secondo il suggestivo romanzo di Lovecraft, abitano le profondità marine in vari luoghi della terra, sono una razza anfibia con caratteristiche antropomorfe, ma pelle squamosa e aspetti vicini alle principali specie ittiche, branchie e pinne comprese.
Furono generati nelle ere preistoriche dai Grandi Vecchi, ( nel testo si dice in particolare, generati da Padre Dagon e Madre Hydra. ) e viene narrato come il Capitano Marsh nella prima metà del XIX secolo avesse stretto delle alleanze con loro, ottenendo in cambio una quantità inesauribile di oro proveniente dalle profondità marine insieme con il dono di mari sempre pescosi nella baia vicina alla città.
In cambio però i Profondi pretendono dal capitano Marsh il totale controllo della città, prima imponendo agli impauriti abitanti un Culto da Loro ispirato: L' Ordine Esoterico di Dagon, che venera il loro stesso Dio.
Successivamente dopo una rivolta degli abitanti della città che non seguivano il vecchio Capitano Marsh, i Profondi una notte invadono la città devastandola ed impongono agli abitanti di offrire loro in sacrificio giovani e fanciulle, che non sono però destinati a morire, ma ad accoppiarsi con loro, generando cosî una razza ibrida i cui discendenti giunti ad una certa età e grado di sviluppo cominceranno a mostrare tratti sempre meno umani e vicini all' aspetto dei Profondi che nel testo vengono chiamati la maschera di Innsmouth.
Anche in questa Opera, Lovecraft riporta echi di antiche tradizioni: da Oannes il dio in parte uomo ed in parte pesce, che emergendo dal mare insegnò Arti e scienze agli antichi abitanti della Mesopotamia che poi fu assimilato al Dagon Cananeo; al mito greco dell' Hydra qui divenuta la Sposa di Dagon.
Con un' abilità impareggiabile qui Lovecraft utilizza questi ricordi leggendari trasformandoli in un mito attuale, precorrendo addirittura leggende metropolitane e serie tv come X-Files (con gli Agenti federali che distruggono la Devil's Roof e rinchiudono gli ibridi in campi di detenzione situati in località segrete, secretando tutti gli Atti ufficiali ).
Questa sua creazione ha suscitato un fascino incredibile per decenni, ed ancora adesso si creano videogames ispirati alla sua Innsmouth, ed è stato pure fondato un Culto esoterico reale ispirato al suo Ordine Esoterico di Dagon
negli anni '80.
Come possiamo vedere il Mito dell' Ibrido in Lovecraft è un elemento imprescindibile all' interno dei Miti di Cthulhu, visto che fa parte del Piano dei Grandi Vecchi per riprendere il dominio della Terra: creare una razza ibrida a loro fedele per supportare il Loro ritorno !
E nello sviluppo di questo concetto, Lovecraft potrebbe aver avuto una potente ispirazione da un' esperienza vissuta nei suoi viaggi giovanili nelle regioni rurali del Massachussets e nella valle del fiume Merrimack nella prima metà degli anni '20' ( come ricordo nella mia opera H.P. Lovecraft: Il Culto Segreto ) a partire dal fatto che " Innsmouth è basata su una versione estremamente perversa di Newsburyport " città realmente esistente alla foce del fiume Merrimack che Lovecraft visitò realmente, e che così ricorda in una sua famosa lettera, per proseguire con la ricerca di Bernd Steiner, scrittore tedesco: " intere regioni come il nord-est del Connecticut e della Merrimack Valley, del New Hampshire e del Massachussets, sembravano essere state lasciate fuori dal tempo, e la vista di fabbriche abbandonate era comune, così come quella delle aziende agricole trascurate [...] L' entroterra rurale sembrava essere in gran parte popolato da consanguinei, ritardati, degenerati, (come le foto dei giornali dell' epoca avevano mostrato, come un gruppo di nani mutanti, giganti e idioti ) ". (Bernd Steiner, The decline of a Region, in "H.P. Lovecraft and The Literature of The Fantastic, 2007, pag.33. ).
Rispetto a questi dati storici, ci sono delle precise corrispondenze nelle opere di Lovecraft: " gli indigeni adesso sono degenerati in modo repellente, percorrendo un tratto lunghissimo di quella strada di regressione cosi comune in molte zone depresse della Nuova Inghilterra.." (L' Orrore di Dunwich, capitolo 1.) .
Collegando il primo brano col secondo, salta subito agli occhi che Lovecraft aveva scritto parole ispirate da situazioni e persone reali che poteva aver osservato durante i suoi viaggi, ed allora niente ci impedisce di pensare che possa aver tratto ispirazione da alcuni dei "degenerati " citati da Steiner, osservandoli realmente, per creare i suoi abitanti di Innsmouth coi lineamenti parzialmente anfibi, o addirittura il suo Figlio ibrido di Yog-Sothoth Wilbur Whateley, " dai lineamenti bestiali, quasi caprini ".
   
© Angelo Cerchi .2015.

lunedì 8 giugno 2015

H.P. Lovecraft: Il Mito dell' Ibrido, Prima Parte


Vi sono nelle opere di H.P. Lovecraft, aspetti non immediatamente percepibili, che hanno acceso la fantasia di molti lettori ed indotto molti "esegeti lovecraftiani" ad analizzare e portare alla luce questi aspetti occulti presenti nei suoi scritti.
Qui anch' io faccio un tentativo di analisi di uno di questi, per portare alla luce un tema che attraversa molte delle sue creazioni : l' ibrido.
Scientificamente, l' ibrido è "un individuo generato dall' incrocio di due organismi che differiscono per più caratteri"; concetto che presenta numerose e precise specificazioni.
Nel senso comune, peró per ibrido si intende un organismo, reale o di fantasia, spesso con caratteristiche mostruose, che unisce i caratteri di due esseri che possono essere anche completamente differenti.
Ė in questa seconda accezione che Lovecraft utilizza il concetto di ibrido, e gli attribuisce un senso particolare: ibrido tra un essere umano e una specie che umana non è.
Evito di proposito l' espressione "specie aliena ", in quanto in H.P.L. la razza che si incrocia con quella umana non proviene da un altro pianeta, ma da "una specie di forza che non appartiene alla parte dello spazio in cui noi ci troviamo: una specie di Forza che agisce, cresce e si forma seguendo leggi diverse da quella della nostra Natura." ( l' Orrore di Dunwich, capitolo 10. ).
In altre parole, in Lovecraft la concezione di ibrido abbandona l' aspetto scientifico, o di senso comune, per approdare al concetto di connubio.
Il connubio tra la Natura umana, e qualcosa che proviene da Un Altro Universo, abitato da potenti Entità al di della comprensione umana, come Yog-Sothoth, (il Tutto-in-Uno, il Guardiano della Soglia ), che nell' Orrore di Dunwich genera i due Gemelli con la donna umana Lavinia Whateley.
Lovecraft però, utilizzando questo schema, si ricollega, inconsciamente o volontariamente, non mi sento in grado di affermarlo, a Miti che sono antichi quanto l' Umanità.
Esiste un vasto patrimonio mitologico su figli ibridi generati fra gli uomini, da Dèi, Angeli, ecc: dai sereni e quasi teatrali Miti Greci (dove uno Zeus che pare una sorta di adultero impenitente tradisce la sua sposa Hera con numerose bellissime donne umane, generando eroi semidivini come Ercole ); ai più tenebrosi testi Ebraici, dove a partire da un oscuro brano biblico ( I Figli di Dio videro che le Figlie degli Uomini erano belle, e se ne presero per mogli quante ne vollero, Genesi 6:4 ), si sviluppò una oscura tradizione, quella dei Nephilim.
Il testo che narra la loro storia è un libro sacro perduto, poi dichiarato apocrifo: il Libro di Enoch.
Esso sviluppa l' oscuro passo della Genesi, e narra come gli Angeli Vigilanti discesero sulla Terra e "videro le Figlie degli Uomini belle di aspetto, se ne innamorarono ".( Enoc, VI,2.).
"Ed esse rimasero incinte, e generarono giganti la cui statura era per ognuno, di tremila cubiti " : questi vengono chiamati Nephilim, dal verbo ebraico Nafal, cadere, quindi "i Caduti ", sul cui senso vi sono molte controversie.
Il racconto prosegue con la descrizione delle devastazioni fatte sulla Terra da queste creature mostruose dalla fame insaziabile, fino alla loro fine decretata dal Diluvio.
Al di là di questo racconto mitologico, su cui ci sarebbe molto da scrivere, per le sue corrispondenze con i miti mesopotamici come quello degli Annunaki e di altre culture; e dei ritrovamenti un pò in tutta la Terra di tombe contenenti corpi molto più grandi della statura di un uomo normale, per rimanere nell' ambito "lovecraftiano " possiamo vedere delle strane analogie con le sue opere.
Entità divine o comunque provenienti da reami spirituali che si uniscono sessualmente con donne umane generando figli mostruosi, i quali provocano devastazioni : "cresceva molto e velocemente, perché aveva in una dose molto più grande di esteriorità ", L' Orrore di Dunwich capitolo 10.
Il brano si riferisce al gemello mostruoso senza un nome di Wilbur Whateley, anche lui figlio ibrido di Yog-Sothoth, che devasta il paese di Dunwich, divorando armenti e uomini proprio come i Nephilim, prima di essere fermato e distrutto dal professor Armitage e compagni.
Possiamo vedere quindi, che in un romanzo breve apparentemente frutto della fantasia di uno scrittore, ci sono echi di Tradizioni storicamente accertate, e ben più sinistre del frutto di una fervida immaginazione.
Lovecraft sembra voler rispecchiare questi miti antichi sia pure trasferendoli in chiave moderna, abbandonando il linguaggio tipico del Mito, o dei Testi Sacri, e creando una nuova mitologia più adatta alla mentalità del XX secolo, utilizzando termini e concetti del razionalismo scientifico.
Il tema dell' ibrido ricorre in altre opere di Lovecraft, a dimostrazione dell' importanza che per lui questo argomento rivestiva, la principale delle quali, dopo L' Orrore di Dunwich, è un romanzo scritto qualche anno dopo: L' Ombra sopra Innsmouth, di cui ci occuperemo nell' articolo successivo.

© Angelo Cerchi 2015